Risultato della ricerca: ginnastica ritmica
Ilaria_fe_
\"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori....\"
sweetcarmen
\"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Cosí il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori.\"
ChiaraBarto
Allenamento per qualificazioni. NO FLASH!
fabietto66
\"Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento\". Reinhold Messner
tumasin
“Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento.” REINHOLD MESSNER
Paolo Tomberli
Nello spazio delle città, l’alternanza ritmica di superfici disomogenee dalla composizione materiale e forma è ingrandita anche dall’introduzione di elementi decorativi.
fabiofoni
Però la foto con la bandiera italiana l'ho fatta lo stesso, dopo una bella scarpinata, tra l'altro con scarpe da ginnastica, me la sono meritata!
Paolo Tomberli
Nello spazio delle città, l’alternanza ritmica di superfici disomogenee dalla composizione materiale e forma è ingrandita anche dall’introduzione di elementi decorativi.
Max010
La basilica di Sant'Andrea è la più grande chiesa di Mantova L'interno è a croce latina, con navata unica coperta a botte con lacunari, e con cappelle laterali a base rettangolare, inquadrate negli ingressi da un arco a tutto sesto, che riprende quello della facciata. Tre cappelle più piccole, ricavate nel setto murario dei pilastri, si alternano a quelle maggiori e la loro alternanza venne definita dall'Alberti come tipologia di "chiesa a pilastri". L'impianto ad aula della chiesa fu dovuto probabilmente all'esigenza di un spazio ampio in cui la massa dei fedeli e dei pellegrini potessero assistere all'ostensione dell'importante reliquia. Il prospetto interno della navata è dunque scandito da due ordini gerarchizzati, di cui uno minore ad arco, inquadrato nella trabeazione dell'ordine maggiore. Questo motivo che presenta l'alternanza di un interasse largo tra due stretti, è chiamato travata ritmica e trova un parallelo con il disegno della facciata. È qui che per la prima volta il ritmo interno di concatenazione degli ordini appare anche nella facciata, configurandosi come principio generatore e ordinatore di tutto lo spazio, sia interno che esterno. Dopo Alberti, che è il primo ad utilizzarlo, diventerà un elemento linguistico molto diffuso con Bramante e gli architetti manieristi. La crociera tra navata e transetto è coperta con una cupola, sorretta da pilastri raccordati con quattro pennacchi. Si è dubitato facesse parte del progetto albertiano, tuttavia i pilastri della crociera risultano eretti durante la prima fase costruttiva quattrocentesca. Dietro l’altare si trova una profonda abside che chiude lo spazio della navata. Alla fine del XVI secolo fu realizzata una cripta con un colonnato ottagonale, destinata ad accogliere la reliquia del "Preziosissimo sangue", posta in un altare al centro, e le sepolture dei Gonzaga, che non vennero realizzate. Nell'agosto 2015 è avanzata l'ipotesi della realizzazione, nel transetto nord-ovest della basilica e in prossimità dell’ingresso su piazza Leon Battista Alberti, di una vasca rettangolare in marmo, larga 4,7 m. e lunga 2 m., per il battesimo degli adulti
RosannaFerrari
La compo è quel che è, e me ne rendo conto ahahahahhh... quando ho capito che uno dei due stava staccando, non ho fatto in tempo a spostare la testa....sono velocissimi, e non se ne fa un mistero....ma la foto mi fa ridere, perchè uno dei due sembra proprio stia facendo esercizi alla sbarra, per rinforzare i muscoli ahahahahah
Max Mariani
Serie di scatti eseguiti alla ballerina di danza moderna Sara Botta durante i suoi esercizi. Sara è anche coreografa e allenatrice di ginnastica ritmica, non che giudice federale della Federginnastica italiana.